Beppe Costa “La nuova intesa con DeA Capital mi permette di unire Edutainment e Opera”




Beppe Costa “Edutainment e Opera unite per crescere”

La Repubblica Genova, 1 Ottobre 2023

“Avevo bisogno di risorse per un progetto a cui penso da tanti anni e questa operazione adesso me lo consente.

Vogliamo crescere, cogliendo le migliori occasioni disponibili. Le studieremo insieme, anzi le stiamo già studiando.”

Di solito, quando gli impegni glielo permettono, in Toscana nei weekend ci va in vacanza, anche solo un paio di giorni per frenare un po’ dai ritmi genovesi fra impegni privati (l’Acquario, il porto e pubblici Palazzo Ducale). Stavolta, però, Beppe Costa in Toscana ci è andato per mettere il sigillo numero 68 di Opera Laboratori Fiorentini, che fa capo a lui, a una struttura museale. A Gaiole in Chianti, infatti, è stata appena inaugurato la “Casa Eroica”, una struttura che omaggia tutto l’anno la mitica corsa in bicicletta che in Toscana richiama circa 9mila atleti (più altri 5mila di parenti e amici).

Opera, il colosso italiano della gestione dei beni culturali, che fa capo appunto a Beppe Costa, prosegue così il suo percorso di crescita e progetta una nuova svolta dopo il rafforzamento della quota azionaria che il fondo DeA Capital ha concluso nei giorni scorsi in Costa Edutainment.

“Dell’Eroica abbiamo curato il tour operating e curiamo il merchandaising – spiega Costa di ritorno da Gaiole – Un’operazione complessa per gestire questo mondo innamorato del ciclismo”. Beppe Costa ha presenziato “solo” all’inaugurazione di “Casa Eroica” (“Io a pedalare? No, ci pensa già mio fratello Enrico”), ma da lunedì tutta la concentrazione del manager e imprenditore titolare del terminal Saar del porto di Genova, presidente dei terminalisti di Confindustria e di Palazzo Ducale, sarà sull’operazione DeA Capital che ha a lungo cullato e che ora si può realizzare. Attraverso Flexible Capital, fondo gestito da DeA Capital Alternative Funds Sgr, infatti, il gruppo ha investito 15 milioni di euro per l’8% di Costa Edutainment, passando così dal 10 al 18% nella holding Costa Experience che per il rimanente 82 fa capo a Ponte Ter, holding della famiglia Costa guidata da Beppe Costa.

Ma perchè è così importante questa crescita nel capitale?
“Avevo bisogno di risorse per un progetto a cui penso da tanti anni”.

E quale?
“Quello di mettere insieme Costa Edutainment e Opera Laboratori Fiorentini”. In Opera avevo come socio Pricoa Capital, un fondo americano che fa capo a Prudential, l’antitesi della speculazione perché gestisce i risparmi dei pensionati americani. Io già a dicembre del 2020 avevo dato vita a Opera 20, la cui maggioranza del capitale è di Poggio 13, che fa capo a me e ad altri soci toscani. All’interno c’era appunto anche Pricoa, che adesso ha potuto far uscire grazie all’investimento che DeA Capital ha fatto acquistando un altro 8 per cento di azioni”.

Un’uscita difficile?
“Erano con noi dal ’98, abbiamo sempre avuto con loro un ottimo rapporto. Hanno sempre seguito con grande attenzione l’andamento dell’azienda, quindi dopo 25 anni un po’ di dispiacere c’è, ma in questo modo, come spiegavo prima, possiamo realizzare il progetto finale per riunire appunto Opera 20, che controlla interamente Opera Laboratori Fiorentini, con Costa Edutainment”.

Qual è la strategia che ora seguirete con il vostro scopo?
“Vogliamo crescere, cogliendo le migliori occasioni disponibili. Le studieremo insieme, anzi le stiamo già studiando. Il nostro core business resta la gestione dei beni culturali e dei parchi a tema”.

E i tempi?
“Credo, spero che già nel 2024 qualcosa si possa concretizzare. Ci sono opportunità interessanti, lo abbiamo già visto, ma ci vuole anche il momento giusto per intervenire”.

A che numero di musei gestiti è arrivato ora Opera Laboratori Fiorentini?
“Siamo a 67, ma con l’inaugurazione di oggi (ieri per chi legge n.d.r.) con Casa Eroica direi che siamo a 68”.