Private Capital – Un volano per il rilancio del Paese e la sua crescita sostenibile




Private Capital

Un volano per il rilancio del Paese e la sua crescita sostenibile

2022-2026

AIFI, Associazione Italiana del Private Equity, pubblica il “Private Capital – Un volano per il rilancio del Paese e la sua crescita sostenibile, 2022-2026″.

“Negli ultimi anni l’attenzione nei confronti degli investimenti sostenibili e responsabili e la necessità di misurare, gestire e mitigare i rischi ambientali, sociali e di governance (ESG – Environmental, Social and Governance) è sensibilmente cresciuta all’interno del panorama internazionale ed europeo ed è destinata a ricoprire un ruolo sempre più rilevante. In questo contesto, AIFI è da tempo impegnata a diffondere una cultura degli investimenti sostenibili tra i propri associati e all’interno della financial community, fornendo continuo aggiornamento e ampio supporto in merito a questa tematica”.


Gianandrea Perco, Amministratore Delegato di DeA Capital Alternative Funds SGR e consigliere AIFI, ha contribuito alla stesura del documento, che illustra l’impatto positivo del private capital sull’economia reale:


“Il nostro mercato ha beneficiato negli ultimi 15/20 anni di un’importante crescita sia dimensionale sia in termini di numero di operatori. Oggi abbiamo una situazione in cui vi sono tanti operatori italiani presenti nelle varie asset class (equity, debito, infrastrutture e turnaround) che coprono di fatto tutte le dimensioni dei potenziali target eccezion fatta per i large buy-out territorio di conquista dei fondi stranieri.
Siamo giunti al momento in cui è auspicabile per alcuni dei nostri gestori un percorso di consolidamento. Sarebbe inoltre molto utile la nascita di nuovi fondi di fondi dedicati ad investire capitali domestici ed internazionali in fondi
italiani che intendono invece perseguire una strategia più domestica a supporto delle sole piccole e medie aziende italiane.
Si percepisce, infine, l’esigenza che i regolatori – nell’interesse degli investitori – tutelino gli importanti sforzi e la governance che i gestori hanno implementato identificando adeguati presidi per indirizzare le diverse forme di investimento non regolate che – su base ricorrente – sollecitano il risparmio privato. In Italia vi sono aziende meritevoli, grandi e piccole che ancora oggi, seppur in un quadro nettamente migliore, continuano ad avere difficoltà di accesso ai giusti strumenti di capitale per supportare la loro crescita e rilancio. Questa è la vera parte di economia reale che ha bisogno non solo del nostro supporto ma anche di un supporto istituzionale: se associamo questo ultimo alle capacità finanziarie e manageriali di player professionisti privati, si genera un volano in termini di disponibilità finanziarie per il rilancio e lo sviluppo.”