Agricoltura in transizione, 802 fondi investono nel settore




Agricoltura in Transizione
L’apporto della finanza nella sfida del cambiamento

Il Sole 24 Ore, 19 Gennaio 2023

“Guardiamo al mondo della finanza buona, che anzichè investire sull’oscillazione dei prezzi dei prodotti agricoli preferisce investire nello sviluppo agroalimentare del Paese”. L’appello è del presidente della Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, intervenuto al convegno dedicato all’apporto della finanza nelle sfide dell’agribusiness organizzato ieri a Milano dalla stessa Confagricoltura e da Omnibus Comunicazione.

“E’ arrivato il momento in cui – ha detto Giansanti – impresa e finanza costruiscano insieme un futuro per il sistema agroindustriale del Paese con l’obiettivo di creare più reddito e più occupazione. E’ necessario investire nell’innovazione, nelle energie verdi ed essere protagonisti della transizione ecologica del Paese”.

“In Italia il comparto agroalimentare è il più importante per numero di occupati tra i settori produttori di beni – ha aggiunto il Professor Marco Fortis, della Cattolica di Milano. I primati nazionali non finiscono qui, come ha ricordato il direttore del Sole 24 Ore, Fabio Tamburini: “Si dice sempre che l’Italia è la seconda manifattura d’Europa dietro la Germania, e troppo poco si ricorda che si contende con la Francia il primato agricolo”.

Negli anni, la finanza internazionale ha guardato alla produzione agricola con interesse crescente, come sottolineato da Ermanno Sgaravato (studio Tonucci & partners). A giugno del 2022 si contavano 802 fondi di investimento specializzati nel settore agroalimentare, per un totale di 125 miliardi di dollari di capitale di investimento. Una progressione rapidissima, rispetto ai 40 miliardi registrati nel 2005.

E i risultati stanno premiando questi investitori:

Stefania Boroli, Investment Director - DeA Capital Alternative Funds Sgr - Gruppo De Agostini

“Grazie anche all’apprezzamento dei valori fondiari siamo in grado di garantire rendimenti nel medio periodo dell’8-12 per cento”.

Stefania Boroli, Investment Director fondi Taste of Italy, DeA Capital Alternative Funds